CAPRIOLO – SCAGLIONE

ARALDICA

Pezza onorevole di primo ordine, formata dalla sbarra e dalla banda moventi dagli angoli inferiori e riunite nel punto d’onore.

Ciascun braccio è due parti delle sette di larghezza dello scudo, quando il capriolo non è accompagnato da altro.

Il capriolo è quasi sempre la pezza principale nello scudo; vi sono però dei casi in cui carica altre pezze onorevoli.

Quando vi sono più caprioli in uno scudo, devono essere posti l’uno sull’altro, a distanze uguali alla loro larghezza.

I caprioli che caricano le pezze onorevoli, come un capo o una fascia, devono occupare tutta la loro altezza; se caricano un palo, tutta la sua larghezza.

Quando vi sono più di quattro caprioli, essi si chiamano scaglionetti.

1 capriolo diminuito che non ha che il quarto della larghezza ordinaria dicesi estaje, o italianamente scaglionetto.

Sull’origine di questa pezza tutti gli araldisti hanno scritto, e le loro opinioni sono varie.

Il più sono col Ginanni e con il Bombaci che vogliono rappresenti un’armatura da sostenere i tetti delle chiese, e perciò simboleggiare nobiltà antica e pronta a difendere e sostenere la chiesa.

Altri vi vedono dei pezzi di steccato da torneo; altri lo sperone dei cavalieri.

Quest’ultima opinione fu molto combattuta sotto il pretesto che si vedono nelle armi anche speroni naturali.

Ma il capo non fu detto rappresentare una corona? eppure si vedono bene corone negli stemmi.

La rosa si trova naturale ed araldica; così pure il giglio, il ciliegio selvatico, le monete, e tante altre figure.

Perché dunque il capriolo non potrebbe rappresentare uno sperone?.

Altri scrittori asseriscono che il capriolo simboleggia il fondatore della famiglia o che indica acutezza di ingegno, per la sua forma, protezione, perché protegge le volte, costanza, perché resiste anni interi sotto il peso dei tetti, ecc.

Alcuni moderni lo spiegano anche una squadra o archipenzolo.

Non si potrebbe supporre anche che fosse un vero cavalletto d’armi, ossia un sostegno di legname su cui gli antichi cavalieri posavano le armature loro e quelle dei cavalli?.

Fra tante opinioni, ci potrebbe ben stare anche questa.

Un autore francese non pretese che il capriolo figura lo stivale e che il cavaliere fu ferito nella gamba?.

Nomi dati al capriolo furono anche: cavalletto d’armi, scaglione, squadra e archipenzolo.

Non parliamo di vocaboli cavrone, caprone, cevrone, chevrone, trabeatura ed altri che sono da respingere interamente.

Il capriolo è una delle pezze più frequenti nel blasone.

Le armi di Francia e di Inghilterra ne sono pieni; molte anche delle italiane e olandesi.

In Francia sono per lo più accompagnate da altre figure, poste 2 in capo e una in punta fra i due bracci.

Gli attributi del capriolo sono innumerevoli, citeremo i principali: caricato, attraversante, attraversato, accompagnato, contrapotenziato, scaccato, bordato, addestrato, bandato, cotissato, spaccato, dieprato, inchiavato, cancellato, fusato, losangato, partito, sarchiato, sormontato, interzato, inferriato, moscato, composto, rinserrato, ecc.