LIOCORNO

ARALDICA

Bellissima figura chimerica introdotta nel blasone.

La forma del liocorno poco differisce da quella del cavallo; si rappresenta con un lungo corno accuminato posto in mezzo alla fronte, che anticamente si solea fare indentato come una sega, ma che nei tempi moderni si disegna rotondo e come composto di due pezzi attorcigliati e desinenti in punta aguzza.

Il mento del liocorno é fornito d’una barba di caprone, la coda leonina e i piedi fessi come lo zoccolo del bue.

Il rinoceronte, benché di forme diverse, ha potuto forse suggerire l’idea del liocorno.

Nelle armi rappresenta generosità, fortezza, continenza, onesto amore e generosa vittoria, perché dicevasi che il liocorno combattesse col leone suo nemico.

Sicco­me credevasi anche che si compiacesse delle persone caste e si dilettasse di carezzare le femmine, gli fu attribuito il simbolo di pudicizia, amore onesto e simpatia pel bel sesso.

Il liocorno é raro nelle arme d’Italia, più frequente altrove; in Inghilterra si usa sovente per supporto.

Si rappresenta di profilo e passante; prende però anche gli attributi di inalberato (rampante), coricato, corrente, pascente, rinculato, in difesa, furioso, se­dente, nascente, uscente, ecc.

Si vede altresì cornato, unghiato e animato di smalto diverso.

La testa quando é sola, si delinea “recisa, strappata, sanguinosa”.